Cos'è l'aborto

(tratto da Wikipedia)
In Italia, si definiva, in passato, come aborto un'interruzione della gravidanza avvenuta entro il 180º giorno dal concepimento. Attualmente tale indicazione in medicina è superata, e si preferisce indicare con tale termine l'interruzione della gravidanza in cui il feto non abbia raggiunto un peso minimo di 500 grammi all'atto dell'espulsione o estrazione dal corpo della donna, oppure, se il peso non è conosciuto, che non abbia raggiunto la 22ª settimana di gestazione o in alternativa l'altezza di 25 cm. Si parla invece di parto prematuro o nascita pretermine nel caso di un parto che si verifichi prima della 37ª settimana di gestazione compiuta.


In medicina si ritrovano molte sottodefinizioni legate all'aborto:

A seconda dei fattori

A seconda delle modalità con cui si manifesta

A seconda dell'età gestazionale in cui si manifesta


L’approccio terapeutico in caso di aborto (che sia volontario o naturale) avvenuto entro la 12esima settimana è il raschiamento (ovvero lo svuotamento della cavità uterina), dopo la 12esima settimana è l’induzione del parto.

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