E' trascorso un anno dal mio primo post...
Quando ho aperto questo blog non sapevo dove mi avrebbe condotto.
Ero mossa dal grande desiderio di rappresentare un'altra visione.
Avevo in mente alcuni argomenti che sono diventati i primi post. Inaspettatamente un post tirava l'altro. Ho scavato e raccontato, messo a nudo molto di ciò che ho trovato rovistando tra la mia anima e i miei pensieri.
Sapevo che questo momento sarebbe giunto: ad un certo punto avrei esaurito gli argomenti.
L'aborto è una parte della mia vita, ha confini circoscritti, ha influenze precise, mi ha mutato in aspetti e in modi che conosco e riconosco.
Questa è un'esperienza che segna il resto della vita, si porta con sé per sempre, in ogni istante, anche senza accorgersene.
Basta un dettaglio, uno sguardo, un'inflessione della voce, un numero, un'immagine, un odore... e si torna nel momento terribile della perdita.
Col tempo mi accade sempre più raramente e forse proprio per questo, quando mi accade, mi scuote, mi desta bruscamente, risvegliando emozioni che sembravano sepolte.
Le emozioni sono sempre le stesse...
Se c'è qualcuno che trovo davvero insopportabile, è colui che rumina nel dolore.
Se continuassi ad appuntare ogni dettaglio del mio sentire, ruminerei in qualcosa che non posso più nemmeno definire dolore. Almeno non quel dolore.
Ad un certo punto mi sono abituata. E' trascorso abbastanza tempo. Mi sono arresa e ho accettato che questa parte della mia vita non mi rappresentasse più pesantemente, ma le fosse dedicato uno spazio commisurato e proporzionato al resto.
Io sono un sacco di cose... non solo una donna che ha abortito.
Resta saldo il mio desiderio di fare qualcosa, di esserci per chi desidera che ci sia.
Ho ancora la speranza di trovare il canale comunicativo adatto, affinché questo tema non resti emarginato dalla vita comune. Resto vigile e attiva verso le iniziative concrete e a sostegno dell'informazione della divulgazione di ciò che è e sta intorno all'aborto.
Questa è stata una bellissima avventura!
Ho dedicato a questo spazio moltissime energie e passione. Ho stretto relazioni umane davvero gratificanti. Mi sono confrontata con donne meravigliose, dotate di grande coraggio, sensibilità e umanità.
Nessun altro spazio mi ha mai restituito così tanto: vi ringrazio tutte di cuore!
La mia esperienza è tutta qua: le domande, i dubbi, la rabbia, la disperazione, le scoperte, le risposte e perfino la gioia di essere madre di chi non c'è.
Depongo la penna (anzi, la tastiera!).
Forse ci sarà occasione di postare qualche notizia particolare: per esempio mi piacerebbe ricevere buone nuove dal comune e poter dire che finalmente il nostro cimitero dispone di uno spazio dignitoso per i piccoli bambini perduti.
Mi piacerebbe poter segnalare l'apertura di uno sportello di ascolto per le mamme in difficoltà.
Mi piacerebbe poter annotare qualche buona iniziativa.
Certo la speranza è l'ultima a morire, ma ho capito in questo anno che la strada verso l'accettazione e il riconoscimento di questo dolore è lunga e insidiosa.
Per fortuna non manco di pazienza, né di perseveranza!
Anche se depongo la penna, resto in ascolto.
Questo spazio resta a disposizione vostra ed io mantengo le orecchie tese, anzi, gli occhi aperti verso qualunque vostro segnale.
A chiunque passi da queste parti auguro caldamente di trovare la propria strada, perché una strada c'è, su misura di chiunque la voglia trovare!
Un caro saluto a tutti voi!
E.
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