Federica, Manuela ed Elisa, sono alcune delle mamme con cui ho condiviso il dolore d'avere perso un bambino durante la sua attesa.
Federica mi ha raccontato la sua fatica durante la nuova gravidanza avvenuta dopo i suoi lutti.
Manuela ed Elisa oggi mi raccontano la loro durante le loro nuove attese.
Queste testimonianze mi dicono che sono comuni alcuni sentimenti dopo una perdita perinatale e sono altrettanto comuni altri specifici sentimenti lungo il percorso di una nuova gravidanza.
La perdita di un bambino ci cambia definitivamente. Ci illumina sulla precarietà dell'esistenza e ci rende profondamente consapevoli della nostra quasi totale mancanza di controllo sui fatti della vita.
Oggi la società ancora nega che la perdita perinatale sia a tutti gli effetti un lutto. Non riconosce quali siano le implicazioni emotive per i genitori e l'intera famiglia causate da questa perdita.
Va da sé che non ci sia nemmeno molta attenzione sui risvolti emotivi presenti alla nuova gravidanza.
Con "
Nato vivo" vorrei far sentire meno sole tutte quelle mamme che si trovano nel momento meraviglioso dell'attesa e non riescono a viverne affatto la meraviglia, piuttosto sono rapite dall'ansia, la paura, il terrore di ritrovarsi ancora ad uscire dall'ospedale con le braccia vuote. Si sentono in colpa perché pensano di privare il loro bambino della serenità che meriterebbe e non si godono ciò che hanno tanto agognato.
Voglio rassicurare tutte voi mamme: ciò che sentite è comune a molte di noi.
Mi auguro che gli addetti ai lavori che si trovano a passare da queste parti investano un poco del loro tempo per dare un'occhiata al materiale pubblicato: elaborare il lutto in seguito ad una perdita perinatale, non significa affatto tornare resettati ed essere capaci di vivere una nuova gravidanza in piena serenità. Sono convinta che il cambio di mentalità debba partire proprio dagli addetti ai lavori: medici, infermieri, ostetriche e psicologi in egual misura. Siete voi ad avere in mano la nostra salute, mentale e fisica, dovreste essere voi i primi a prendere atto della realtà e maturare verso di noi quelle piccole e grandi attenzioni che ci permetterebbero di immettere ossigeno nei polmoni di tanto in tanto, e consentirci così di respirare.
Una nuova gravidanza è un'apnea lunga almeno nove mesi che talvolta non termina neppure con un figlio finalmente nato vivo fra le proprie braccia.
Spesso
mi domando come sia possibile che un fatto rimasto immutato fin dalla
notte dei tempi, che potenzialmente può colpire chiunque di noi, senza
necessariamente una ragione specifica, ancora ci si ostini a relegarlo
nel nulla, privando numerosissime donne e famiglie anche del basilare
sostegno, fatto semplicemente dalla comprensione.
Nelle strutture sanitarie difficilmente si trovano addetti ai lavori formati specificatamente su come approcciare e relazionarsi con i reduci dalla perdita del loro bambino durante l'attesa o poco dopo la nascita, in modo da ridurre al minimo le occasioni di disagio e ansia.
Fortunatamente però esistono professionisti che sono veri pionieri nell'ambito del lutto perinatale e si dedicano con molta passione al trasferimento di queste nozioni. Quando accade che un pioniere incontri un professionista dotato di grande sensibilità ed empatia, allora si supera il vuoto culturale e questi uomini e/o donne diventano punti di riferimento preziosissimi. Sono professionisti capaci di sostenere e guidare i genitori lungo i mesi infiniti della nuova gravidanza.
Un grazie di cuore va alle due donne che sono state per me questo punto di riferimento, sempre presenti e disponibili, tanto da non far mai sentire mio marito e me soli, alla deriva in totale balia degli eventi.
Ognuna nel ruolo che le competeva, sono state capaci di prenderci per mano e camminare al nostro fianco nei lunghi ed estenuanti mesi di attesa.
Grazie alla Dottoressa Stefania Gattone - psicologa e psicoterapeuta.
Grazie alla Dottoressa Maria Cristina Moneta - medico chirurgo, specializzata in ostetricia e ginecologia.
Un augurio di cuore a tutte quelle mamme che si affacciano ad una nuova gravidanza!
Nella mia esperienza c'è solo un modo per arrivare in fondo ad essa senza farsi sopraffare dalla paura: vivendo l'attesa un giorno per volta, godendo del singolo momento. E' il singolo momento che abbiamo certezza di possedere e sarà quello che riempirà il nostro cuore in eterno.
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